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Tour de France: viaggio in Francia da Sud a Nord

Visitare la Francia? Un viaggio in Francia che consenta di conoscere regioni e città diverse dalla Provenza fino alla Bretagna? In auto, in piena libertà? Insomma, un vero Tour de France? Ecco l’itinerario.

Viaggio in Francia: l’itinerario

Se è questo che cercate, allora continuate a leggere. Abbiamo per voi un percorso che attraversa tutta la Francia da Nord a Sud. Da Marsiglia fino a Mont Saint Michel senza andare a Parigi… Perché Parigi merita un viaggio a se e, per inciso, forse è più comodo andarci in aereo…

Un itinerario di viaggio che potete modificare per costruire un giro diverso, O al quale potete aggiungere altre tappe secondo i vostri interessi o sulla base del tempo a disposizione.

Visitare la Francia: partiamo da Marsiglia

Marsiglia può essere un’ottima prima tappa o, all’opposto, l’ultima tornando in Italia. Città mediterranea, calda, vivace. Non moltissimi monumenti da visitare ma in compenso brulicante di vita. E’ a tutti gli effetti in Provenza ma, essendo una vera e propria metropoli e per di più sul mare, non ha nulla in comune con quanto vedremo tra poco.

Per prima cosa arrampicatevi (in auto, s’intende) fino a Notre Dame de la Garde per godere della vista dell’intera città. Poi seguite il nostro articolo Marsiglia gran week end!

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La Provenza ci aspetta

A 40 minuti d’auto da Marsiglia c’è Aix-en-Provence ovvero siete nella mitica Provenza dei poeti dell’Amor Cortese e della lavanda.

Aix en Provence è una base di arrivo in Francia ideale (soprattutto se opterete per visitare Marsiglia al ritorno). La sua dimensione di cittadina di provincia vi immetterà subito nell’atmosfera tipica di questo viaggio e vi permetterà di iniziare ad assaporare la vita francese.

Il nostro articolo è Aix en Provence: visita e storia

Arles: capitale della Camargue

Con un’ora di macchina da Aix sarete ad Arles. Un luogo assolutamente diverso. Sete infatti in Camargue e nel progettare il vostro viaggio dovete tener conto di quanto tempo dedicare agli aspetti naturalistici.

A noi di Arles ci ha colpito la luca, bianca e intensa. La stessa luce che piacque a Van Gogh. Arles conserva la splendida Saint Trophime con la sua facciata del XII secolo. Se ieratiche statue e capitelli inaspettati sono la vostra passione, non perdete Saint Trophime.

Importanti poi le vestigia romane. Leggete Visitare Arles

Nimes l’Inaspettata

Da Avignone con tre quarti d’ora sarete a Nimes avendo cambiato regione: siamo in Occitania. Qui scoprirete la Maison Carrée ovvero un tempio romano del I secolo d.C. che sembra esser stato appena terminato di costruire… Una visione.

Poi c’è l’arena romana (anch’essa eccezionalmente ben conservata) e la cattedrale di San Castor. Insomma andateci! Prima però leggete Nimes l’Inaspettata

Visitare Avignone: la città dei Papi

Altri 45 minuti d’auto e sarete ad Avignone (tornando in Provenza). Per note vicende storiche e conseguenti interventi architettonici la visita di Avignone è un must.

Il Palazzo dei Papi in primis, il famoso ponte ma anche la sottostante Villeneuve lez Avignon con la sua rocca perfetta per ammirare Avignone stessa. Insomma, è inutile dilungarsi, ad Avignone ci dovete andare e prima di andarci leggete Avignone e Villeneuve lez Avignon: visita e storia.

Evidentemente, a meno di non avere in mente un viaggio della durata di un mese, ad un certo punto è necessario iniziare a salire verso Nord

Magnifica La Rochelle

Noi abbiamo optato per una soluzione pazza e, con un giorno di viaggio (ci vogliono circa sette ore soste escluse) siamo arrivati a La Rochelle in Nuova Aquitania quasi al limitare della Loira.

La Rochelle è una città di mare incantata. L’atmosfera è affascinante e le ostriche imperversano. Inutile farla lunga, leggete l’articolo Magnifica La Rochelle.

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Porto Vecchio – La Rochelle

A questo punto, ancora una volta, sarete ad un bivio: salire verso la Bretagna o dedicarsi ai famosi Castelli della Loira? Noi abbiamo optato per un giro in senso orario puntando su Nantes. Non prima, però, di aver visitato Poitiers utilizzando La Rochelle come base.

Poitiers l’Elegante

Poitiers, anche lei in Nuova Acquitania, è anche lei una tappa imperdibile. Lo è per la sua storia antica come la famosa battaglia, per le chiese splendide a iniziare da Notre-Dame la Grande e per una generale eleganza che la pervade.

Lettura consigliata: Poitiers l’elegante

Visitare la Bretagna

Passando per Nantes, però. Da La Rochelle a Nantes ci vogliono due ore. Sebbene vi troviate nella regione dei Pays de la Loire, in realtà siete a un passo dalla Bretagna. Difatti, nel medioevo, Nantes era proprio la capitale del ducato di Bretagna.

Questo glorioso passato non stenta a rivelarsi ancora oggi e tra tutte le testimonianze suggerirei l’importante monumento funebre di Francesco I e Margherita de Foix ultimi Duchi di Bretagna.

Leggete Nantes Porta di Bretagna

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Poitiers – San Pierre Vetrata della Crocifissione

Vannes, Josselin, Dinan: tra cattedrali e castelli

I borghi medievali della Bretagna sono uno più bello dell’altro. Ci sono le incredibili tipiche case Brettoni di legno così storte che la Torre di Pisa sembra dritti. Castelli possenti ma anche elegantissimi come quello di Josselin.

Poi ci sono le solenni cattedrali tra romanico e gotico ed una terra forte e nobile che vi conquisterà.

Giratela andando verso nord. Seguendo la costa e il suo mare selvaggio. ViaggiPiù vi offre una serie di articoli specifici per orientarvi tra le tante opportunità. Eccoli qua:

·       La Roche Bernard e Guerrande

·       Visitare Vannes: percorso e storia

·       Josselin: il castello dei Rohan

·       Dinan tra mura e cattedrali

·       Rennes: capitale di Bretagna

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Vannes – Il Porto

Mont Saint Michel l’imperdibile

Ormai siete a un passo dalla Normandia. E la Normandia ha un gioiello: l’imperdibile Mont Saint Michel.

Non credo che sia necessario convincervi del fatto che la visita di Mont Saint Michel sia un must. E nemmeno credo sia utile ripetere qui quello che troverete nell’articolo. Una cosa però ve la dico subito: per carità non andate a Mont Saint Michel senza aver attentamente programmato la visita. Se siete nella stagione turistica il luogo è assolutamente invaso e se non arrivate per primi siete spacciati.

Ma noi vi spieghiamo come fare! Leggete Mont Saint Michel l’imperdibile

Il ritorno a casa

Prima o poi toccherà tornare in Italia. Noi siamo tornati verso Sud passando per la Loira e poi chiudendo con Arles e Marsiglia ma in Francia le tentazioni turistiche sono (come in Italia) infinite..

In ogni caso, se c’è un luogo da non perdere, quello è Blois.

Blois lungo la Loira

Blois da non perdere

Che questo borgo piacevolissimo sulla riva della Loira fosse un gran bel posto lo sapevano anche i sovrani francesi tonto che ci costruirono un Palazzo Reale.

Direi che con una simile presentazione a Blois sia necessario andarci per forza. E non ve ne pentirete. Non solo per l’importante Palazzo Reale assolutamente da visitare. Non solo per le cattedrali e i panorami sulla Loira, ma anche perché la vita del borgo merita.

Leggete Blois da non perdere

Chambord: il sogno di un Re

Chambord è il più grande e forse il più bello tra i Castelli della Loira. Voluto da Francesco I (1494-1547), ci vollero però ben 85 anni perché divenisse come lo vediamo oggi. Si vuole che la scala del mastio sia stata progettata da Leonardo da Vinci che, in effetti, visse in Francia per tre anni chiamatovi proprio da Francesco I.

Come sia sia, Chambord, non distante da Blois, non può mancare tra le tappe del vostro Tour de France.

Leggete Chambord: il sogno di un Re

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.