Il Chiostro del Duomo di Monreale è per dimensioni e ricchezza della decorazione certamente tra i più importanti non solo in Italia ma in l’intero Occidente cristiano. Un quadrato di 47 metri per lato, il Chiostro di Monreale può vantare una foresta di capitelli non solo assai antichi ma anche di pregio assoluto.
Per l’esattezza, ogni lato è costituito da 26 archi a sesto acuto sostenuto da doppie colonnine (cioè due per ogni lato dell’arco). Già queste sono mirabili. Infatti, sono ornate con intagli e mosaici policromi dai motivi più vari, certamente di tradizione antica e di ispirazione araba.
Chiostro di Monreale: capitelli d’eccezione
Infatti, la datazione risale al re normanno Guglielmo II d’Altavilla, detto il Buono (1153-1189) e proprio in un Medioevo che sta sempre più arricchendo le sue capacità e suggestioni artistiche trova le sue radici la foresta di superbi capitelli che popola il chiostro.
Probabilmente, non vi è un unico progetto iconografico poiché vi si ritrovano i temi più vari. Da vicende evidentemente bibliche o, comunque, d’ispirazione religiosa alla vita quotidiana. Il tutto in un mondo popolato di animali più o meno fantastici (dal mito della sirena, ai rapaci, alle fiere) e da elementi vegetali.
Gli studi storici vogliono che la realizzazione dei capitelli sia circoscritta ad un periodo tra il 1174 e il 1189, ed opera di un singolo gruppo di artefici. Roberto Salvini (1912-1985), storico dell’arte e direttore delle Gallerie degli Uffizi, nella sua opera “Il Chiostro di Monreale e la scultura romanica in Sicilia”, ne individua cinque. Specificamente, si tratta dei Maestri de: La Missione degli Apostoli, la Dedica, i Putti, delle Aquile e il Marmorario. Quest’ultimo si firma nel dodicesimo capitello del lato Nord: “Ego romanus filius Costantinus marmorarius”.
Le influenze classiche
Dunque, si tratterebbe di maestranze non solo locali ma anche forestiere non mancando di certo ai Benedettini il modo di conoscerle ed ingaggiarle.
Se osservate alcuni capitelli noterete, tra l’altro, la riproduzione di elementi tipici dei capitelli di epoca classica (greci e romani). Infatti vi è una profusione di decorazioni fitomorfe a partire dalle foglie d’acanto e da ogni genere di motivi di decoro. Quindi, evidentemente, maestranze colte e provenienti da aree culturalmente raffinate.
Da notare, infine, in termini iconografici, il capitello della diciannovesima colonna sul lato ovest che rappresenta re Guglielmo che offre il Duomo di Monreale alla Vergine Maria
Monreale: il Chiostrino e la fontana della vita
Da una cronaca quattrocentesca, sappiamo che un tempo il Chiostro del Duomo di Monreale ospitava cinque fontane. Quattro erano costituite da grifoni e la quinta da una colonna dalla cui cima zampillava l’acqua.
Purtroppo, solo quest’ultima – peraltro molto suggestiva – è giunta fino a noi e si trova nel cosiddetto Chiostrino nel lato sud-occidentale del chiostro. Questo è costituito da tre arcate per lato con al centro una colonna che rappresenta il tronco di una palma e sulla cui cima è posto un capitello sferico.
Quest’ultimo – da cui fuoriesce l’acqua – è scolpito con figure umane e teste d’uomo e d’animali. In pratica, la fontana viene a rappresentare l’Albero della Vita.
Scriveva Guy de Maupassant: “Il meraviglioso chiostro di Monreale…suggerisce alla mente una tale sensazione di grazia che ci si vorrebbe rimanere all’infinito”. Credo sia proprio così.
Chiostro Duomo Monreale – Informazioni
Piazza del Duomo – Monreale (Palermo)
Orario Chiostro: 9-18 dal Martedì al Sabato; 9-13 Domenica e Lunedì
www.monrealeduomo.it
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