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Roma dalle terrazze di Piazza Navona

Piazza Navona – l’antico Stadio di Domiziano – rivela, dal giusto osservatorio, panorami interessanti. In questo l’aiuta la conformazione collinare di Roma (i Sette Colli). Infatti sebbene Piazza Navona sia in basso, sul Tevere, si possono scorgere i monumenti posti sui rilievi della Città Eterna.

Indicarveli è facile: infatti Piazza Navona gode di un perfetto orientamento Nord-Sud. Il lato Nord della Piazza guarda verso il Tevere. Quello Sud verso Corso Vittorio.

Piazza Navona: la storia

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Altare della Patria da Piazza Navona

Anticamente nata come stadio con l’imperatore Domiziano, Piazza Navona ricalca oggi la forma e le dimensioni di allora. Al tempo era infatti lunga 276 metri contro i circa 250 di oggi. La forma è ancora adesso quella tipica dello stadio romano.

Il nome medievale più antico della piazza era in Agone proprio per la sua origine di stadio. E’ interessante sapere che nel X ed XI secolo Piazza Navona era di proprietà dell’Abbazia di Farfa passando poi nel possesso della città.

Anche nel Medioevo e nel Rinascimento mantenne però l’originale impiego ludico-sportivo. Basti pensare che fino al 1839 vi si tennero vere e proprie corse di cavalli. Famosi i “giochi d’acqua” di Piazza Navona di epoca rinascimentale. Li introdusse papa Innocenzo X Pamphilj ed andarono avanti fino al 1866 quando furono aboliti da Pio IX.

Allo stesso Innocenzo X si deve l’attuale assetto della Piazza e la commissione a Gian Lorenzo Bernini della Fontana dei Quattro Fiumi, capolavoro del barocco romano.

Piazza Navona: la vista su Roma

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Il Palazzaccio

Ma veniamo a ciò che è possibile ammirare dalle terrazze di Piazza Navona. Nel nostro caso, la terrazza in questione è il punto più alto del Collegio Innocenziano (l’edifico a destra della Chiesa di Sant’Agnese). Oggi quest’edificio ospita un albergo e dal suo rooftop “La Grande Bellezza” la vista è di prim’ordine.

Che cosa è possibile vedere? Proporrei di andare in senso orario partendo dal Nord. Come detto, il lato Nord di Piazza Navona è in direzione del Tevere e lì potrete scorgere il Palazzaccio.

Questo è il soprannome che da sempre il Palazzo di Giustizia ha per i romani. In stile neoclassico, guarnito di statue e fregi, si affaccia sul Tevere. Fu costruito tra il 1889 ed il 1911 negli anni di edificazione del Quartiere Prati.

Il Pincio e Villa Medici

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Villa Medici

Se seguite l’orizzonte verso destra, scorgerete in alto Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia. Siamo sul Pincio, sopra la Scalinata di Trinità dei Monti. Sopra Piazza di Spagna. Qui nel 1803 Napoleone trasferì l’Accademia di Francia che prima aveva sede sul Gianicolo. Villa Medici sorge sul punto più alto di Roma.

Continuando il nostro “giro”, perfettamente ad Est è posto il Colle del Quirinale. L’antica reggia dei papi e poi dei Savoia è inconfondibile. Il tetto del palazzo che vedete nella parte inferiore della foto è quello di Palazzo Madama, sede del Senato.

Guardando a Sud-Est: l’Altare della Patria

piazza navona vittoriano altare della patriaContinuando a volgere lo sguardo verso la vostra desta, a Sud-Est si arriva verso i Fori e Piazza Venezia. Svetta la mole dell’antica Torre delle Milizie con accanto la facciata di San Bernardino a Panisperna. A farla da padrone, però, è l’Altare della Patria, il Vittoriano. Le sue imponenti forme neoclassiche occupano lo spazio da protagonista. La quadriga alla sua sommità è un landmark inconfondibile della Città Eterna. Il pinnacolo che invece vedete svettare nella foto apparentemente accanto ad esso è invece Sant’Ivo alla Sapienza.

Sant’Ivo alla Sapienza è praticamente a un passo da Piazza Navona. Uscite dalla piazza, attraversate Corso Rinascimento e ve lo trovate davanti. Il pinnacolo barocco è formidabile. Tra l’altro, difficilmente è possibile ammirarlo così bene, se non da una terrazza. Sant’Ivo alla Sapienza si chiama così perché fu la sede antica dell’Università di Roma. Non a casa, una delle sue facciate ospita la Fontana dei Libri.

Siete ormai arrivati a Sud. I 180° che vi restano da percorrere per tornare al Nord della nostra bussola, sono una fuga di tetti e di cupole. Più in basso, invisibili, i grandi parchi come Villa Pamphilj o Villa Carpegna, più in alto i colli, con il Gianicolo in primo piano e poi, ovviamente, il Cupolone.

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Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.