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Cala Grande: snorkeling al riparo dallo scirocco

Sulla costa del Monte Argentario, Cala Grande è il refugium d’elezione nelle giornate di venti da Sud, soprattutto per chi proviene da Porto Santo Stefano.

Infatti, in barca, Cala Grande è a pochi minuti di navigazione, praticamente, girato l’angolo. Come dicevamo, è riparata dai venti dei quadranti meridionali e il suo angolo più a sud in alcuni momenti diviene uno specchio di acqua assolutamente ferma e limpida.

Spiaggia di Cala Grande: come si arriva?

spiaggia cala grande monte argentarioOvviamente, è in barca che ci si può veramente godere Cala Grande ma se, viceversa, arrivaste da terra, non tutto è perduto. Intatti, un sentiero che si diparte dalla Strada Panoramica di Monte Argentario (al Km 3+950) vi permetterà di raggiungere in una ventina di minuti la spiaggetta che si trova proprio in corrispondenza dell’angolo meridionale della cala di cui abbiamo detto. Ovviamente, l’auto va lasciata, un pò come viene, sulla strada.

Lo spettacolo di Cala Grande Monte Argentario

Siamo in un tratto particolare della costa del Monte Argentario. Infatti, alle due scogliere che chiudono ai lati la baia cala grande monte argentariofa da contrasto l’ampia parte centrale che è invece costituita da una collina che sale progressivamente dando spazio alla macchia mediterranea, ai pini ma anche agli oliveti.

Tutto intorno alla cala, ed anche a picco sulle scogliere, trovano posto alcune delle ville più scenografiche dell’Argentario: non vi sarà difficile scorgerle.

Snorkeling e sub a Cala Grande

cala grande monte argentarioChe siate arrivati in barca o a piedi, fare snorkeling a Cala Grande è una buona idea. Spesso vi capiterà di vedere pesci di una certa dimensione proprio sotto riva (cosa nota ai pescatori subacquei).

Al di là dei soliti pesci che non mancano mai, vi potrà capitare di imbattervi in branchi di pesci trombetta, in piccole nursery di triglie, nell’amico polpo, in saraghi e pesci di scoglio di ogni tipo.

Personalmente, il mio lato preferito è quello sud. Ovvero, spalle alla spiaggetta, quel braccio di mare che corre lungo la scogliera fino alla punta estrema della cala.

La parete degrada abbastanza progressivamente fino agli 8-10 metri ma, se l’acqua è cala grande monte argentariolimpida, vedrete bene il fondo già da pelo d’acqua.

Se conoscete il mestiere, il punto più bello è in realtà oltre la punta di Cala Grande verso sud dove troverete un bello scoglione a circa 6-9 metri dopo la punta ed una ancor più bella torre da una decina di metri di profondità meno di un centinaio di metri dopo.

La punta di Cala Grande è infatti piuttosto frequentata da chi scende con le bombole apposta per quanto sopra.

Pescare a Cala Grande

Ovviamente vi potete mettere a occhiate dalla barca, ma con il fucile è meglio. Come accennato il pesce c’è già sottoriva… ma anche i bagnanti. Quindi è un’ipotesi da privilegiare in autunno o primavera.

La soluzione migliore è pedalare lungo la costa meridionale e – in base al vostro allenamento – superare anche la punta per pescare al di là.

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Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

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