La visita di Rennes vi impegnerà per una piacevole mattinata. La città è la capitale moderna della Bretagna, quella cioè che sostituì in questo ruolo Nantes dopo l’unione della Bretagna al Regno di Francia (1533). Devastata da un incendio nel 1720, si presenta in misura considerevole con il nuovo volto settecentesco disegnato dall’architetto Jacques Gabriel pur mantenendo alcuni tratti di un passato più antico.
Tra questi, diverse case a graticcio particolarmente belle sia per le dimensioni che per le sculture e gli intagli che ne ornano le facciate.
Rennes: cosa vedere?
La visita di Rennes merita dunque un’ampia e piacevole passeggiata da iniziare con l’Ufficio del Turismo e terminando – senza dubbio – al Parc du Thabor per una meritata sosta.
L’ufficio del turismo, infatti, non è quello che vi aspettereste. E’ ospitato nella quattrocentesca Cappella di Saint Yves, in stile gotico fiammeggiante, e consente di unire l’utile al dilettevole. Con la piantina ed il percorso consigliato in mano, non vi resta che mettervi all’opera.
Li vicino troverete la Cattedrale di Saint Pierre. Un edificio particolare, addirittura con una prima “stesura” del IV secolo d.C., ma poi ricostruito in più tempi e, nella sua veste attuale, tra il XVIII ed il XIX secolo, da ultimo con l’intento di farne una “basilica romana”. Certamente non troverete nulla che gli somigli in Bretagna e, come tale, così, secondo me, va vista.
Di fronte, invece, una delle testimonianze della Rennes pre-incendio, le quattrocentesche Porte Mordelaises. Sono una delle poche testimonianze
sopravvissute delle antiche mura cittadine, fatte realizzare tra il 1420 ed il 1450 da Jean V di Bretagna ed all’epoca forti di 12 torri. Nel 1602, il re di Francia Enrico IV ordinò che mura e torri venissero abbattute.
Le Porte Mordelaises si salvarono perché alloggio del capitano della città. A questo punto, riprendete la vostra passeggiata per le vie più antiche di Rennes con le case a graticcio ed arrivate fino alla grande piazza che ospita il Parlamento di Bretagna.
Parc du Thabor
Da lì il passo è breve fino all’Abbazia di Saint Melaine (uno dei primi vescovi di Rennes) ed al Parc du Thabor che, con i suoi 10.6 ettari di estensione, è considerato uno dei più bei parchi pubblici di Francia. Il progetto è dovuto a Denis Buhler (1867) anche se successivi ampliamenti ed interventi si sono protratti a tutto il XX secolo.
C’è ben poco da dire: i giardini sono veramente impeccabili con aiuole costruite con quella fantasia “giardinieristica” che non si può non riconoscere alla scuola francese.
Una passeggiata è di dovere oltre che di piacere: a tal proposito, il parco è dotato di un umbratile e piacevole bar-ristorante dove troverete ristoro al termine della vostra attività di turista fai da te.
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