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Capo d’Uomo: a riparo dal maestrale nell’acqua smeraldo

Capo d’Uomo è un landmark della costa di Monte Argentario. Se provenite da nord (Porto Santo Stefano) allora, lo scoglio di Capo d’Uomo vi aprirà la lunga baia che conduce fino ad Isola Rossa.

capo d'uomo monte argentarioRaggiungibile esclusivamente in barca, la piccola insenatura alle spalle di Capo d’Uomo è assai ben protetta dai venti del quadrante settentrionale.

Anche se non così protetta come Isola Rossa, che rimane il top in caso di Maestrale, la caletta di Capo d’Uomo è meno frequentata e più vicina se arrivate da Santo Stefano.

Inoltre, Isola Rossa si trasforma spesso in un variopinto “parcheggio” nautico prediletto, ovviamente, da tutti coloro che abbiano in barca bambini e ragazzi… Capo d’Uomo, invece, priva di spiaggia e, come detto, inaccessibile da terra, rimane più tranquilla.

Capo d’Uomo: caletta riparata da Nord

Immediatamente superato il Capo, vedrete aprirsi una perfetta piscina naturale riparatissima. Purtroppo, ci entra una sola imbarcazione: chi prima arriva meglio alloggia

Anche il resto della caletta è però piacevolissima. Acqua trasparente dai colori dall’azzurro allo smeraldo da mare sardo o tropicale. Pareti rocciose a picco e scogli affioranti. Fondale roccioso che arriva intorno ai 5 metri ma parte da pochi centimetri. Ideale per le prime esperienze di snorkeling ma anche per un po’ di esercizio di apnea. Certamente incontrerete qualche cernietta (guardare e non toccare), alcune neanche microscopiche…

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Ancoraggio abbastanza semplice tenendo presente che, inevitabilmente, l’ancora finirà sotto qualche sasso. Tenetela d’occhio prima dell’ultima risalita in barca così da dover evitare di rituffarvi una volta asciutti.

Capo d’Uomo: pesca e apnea

Infine, che dire della pesca? Capo d’Uomo è, nella parte interna della caletta, la patria del polpo. Cercateli intorno ai grandi scogli e non rimarrete delusi. E’ anche zona di triglie, per quelli a cui piacciono in padella con una spruzzata di pomodoro.

E’ però anche possibile fare incontri interessanti con peschi di scoglio più importanti, anche di buone dimensioni. Tutto sta a prenderli… Le quote, come detto, partono da zero fino a circa cinque metri.

La situazione cambia radicalmente se deciderete di pescare al di là di Capo d’Uomo verso il mare aperto. Girato ilmonte argentario capo d'uomo Capo, che ha un fondale di 7/8 metri, troverete una lunga parete digradante che termina con una scogliera. La profondità cambia arrivando a una dozzina di metri e la parete scende in modo progressivo ma deciso. Ovviamente, cambiano anche gli incontri possibili.

Se, passato il capo, procederete per una cinquantina di metri verso nord lungo la scogliera, troverete un bello scoglio affiorante. Merita sempre darci un’occhiata.

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

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