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Abbazia di Casamari: visita e storia

L’Abbazia di Casamari in territorio di Veroli (Frosinone) è luogo di quiete e silenzio grazie anche al grande chiostro e al panoramico giardino. Come abbazia benedettina, fa parte di quell’articolata rete di centro religiosi legati alla regola di San Benedetto presente nell’Italia Centrale. L’Abbazia di Farfa e di Montecassino sono tra queste. Come lo era, un tempo, l’ Abbazia di San Vincenzo al Volturno.

Abbazia di Casamari: la storia

Sorse, come spesso accadeva, su un preesistente sito romano, quello del municipium di Cereatae. Un luogo che deve la sua fama all’essere stato residenza del console Caio Mario ai tempi dellaabbazia di casamari repubblica. Non a caso Cereatae richiama la dea Cerere alla quale i luoghi erano sacri. Viceversa Casamari riprende proprio il significato di Casa di Mario. I numerosi reperti romani presenti in sito, non lasciano comunque dubbi.

Siamo pochi decenni dopo il Mille. A seconda delle interpretazioni, tra il 1005 ed il 1035. Poi agli originari monaci benedettini si sostituirono intorno alla metà del XII secolo i cistercensi.

Nel 1203 si avvio la costruzione della nuova chiesa eretta da questi ultimi nelle forme nelle quali la vediamo ancora oggi.

Nel procedere del Medioevo l’Abbazia di Casamari andò perdendo il suo ruolo come la gran parte delle strutture monastiche. Infatti, il potere politico ed economico si muoveva verso le città e cresceva la capacità del papato di accentrare in sé il governo della chiesa.

abbazia di casamari bassorilievoCosì nel 1430 Papa Martino V insituì anche per l’Abbazia di Casamari il cd. Istituto della commenda nominando prima abate commendatario suo nipote Prospero Colonna. Come in molti altri casi la commenda portò con se più uno sfruttamento dei beni affidati che una gestione che li valorizzasse.

Il XVII secolo segnò un momento di particolare crisi (nel 1623 nell’abbazia si trovavano solo otto monaci). Quello successivo vide invece l’arrivo nel 1717 dei cistercensi riformati detti Trappisti (dall’abbazia di Notre-Dame de la Trappe). La loro regola prevedeva il silenzio ed il lavoro manuale.

Ancora oggi, la congregazione monastica che regge Casamari è aggregata all’ordine cistercense.

Casamari: la visita

abbazia di casamari veroliDi Casamari mi ha sempre colpito l’androne d’ingresso all’abbazia con i suoi archi a sesto acuto ed i grandi lastroni di pietra lucida.

Di lì un ampio cortile in salita conduce alla chiesa. Ad essa si accede attraverso una scalinata ed un atrio con tre arcate. Non mancate di guardare il bassorilievo che orna il portale principale a motivo fitomorfo.

La chiesa eretta nel complesso abbaziale dai cistercensi è fortunatamente sopravvissuta alle ingiurie del tempo in ottime condizioni. Essa ha la monumentalità e la semplicità delle chiese francesi di quei secoli.

Si articola su tre navate, dove quella centrale è di altezza circa doppia delle laterali. Così, non si può non ammirare il grande slancio della navata centrale inondata di luce grazie alle ampie finestrature. Poi, la pietra chiara con cui l’edifico è costruito fa il resto.

Particolari le lastre di alabastro utilizzate al posto dei vetri con l’effetto di una luca particolarmente calda. Non stona per nulla, a mio giudizio, l’imprevedibile altare maggiore barocco dono di papa Clemente XI (1649-1721), già abate commendatario di Casamari. Si compone dell’altare vero e proprio in marmo policromo sormontato da un baldacchino in marmo e piccola lanterna.

Il chiostro e l’aula capitolare

La visita dell’Abbazia di Casamari non può non includere il chiostro e la sala capitolare.abbazia di casamari aula capitolare

Il primo è circondato da corridoi coperti che si aprono verso il chiostro vero e proprio attraverso una serie di bifore. In uno dei capitelli sono scolpiti i volti di Federico II di Svevia che visitò Casamari nel 1221 con il suo cancelliere Pier delle Vigne.

L’aula capitolare è un bel pezzo di architettura. Si articola su quattro colonne a fasci e capitelli dalle quali si innalza il soffitto a volte a crociera.

L’abbazia di Casamari ospita infine un piccolo museo con ritrovamenti archeologici e tele e la famosa biblioteca monumentale ricca di oltre 70.000 volumi.

Abbazia di Casamari Visita

Casamari (FR) – SP 278
Orari Visita: 9-12, 15-18
T.  0775 282371
Parcheggio di fronte al complesso abbaziale

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

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