Se siete a Montreux – elegante località di villeggiatura sul lago di Ginevra (o Lago Lemano) – dovete visitare il castello di Chillon.
Lo raggiungerete con pochi minuti di autobus dal centro in località Veytaux. Oppure, assai più romantico, ci potete andare sui battelli in stile Belle Epoque che solcano il lago.
Comunque vi arriviate, il Castello di Chillon merita la visita. Posto su un’isoletta a pochi metri dalla riva è lì da circa mille anni probabilmente proprio per questa sua posizione.
Non a caso, la storia vuole che non sia mai passato di mano in battaglia ma solo per accordi.
Va poi detto che il suo stato di conservazione è perfetto. Un castello dell’anno mille assolutamente come nuovo.
Castello di Chillon: la storia
Infatti, sebbene la sua storia più antica non sia nota, probabilmente prese forma nel X o XI secolo per poi entrare nel possesso dei Conti di Savoia (i futuri Re d’Italia) intorno alla metà del XII.
Fu Pietro II di Savoia (1203-1268), detto il Piccolo Carlomagno per la sua abilità in guerra e l’ampliamento dei domini del suo casato, ad abbellirlo ed a renderlo la residenza estiva dei Savoia. Peraltro, a lui si deve l’adozione dello stemma con la croce bianca ancora oggi simbolo della casata.
Nel 1536 i cittadini della città di Berna presero possesso del castello di Chillon al termine della conquista della zona del Canton Vaud (che si estende intorno alle sponde del Lago di Ginevra) ai danni dei Savoia.
Infine, nel 1798, all’epoca della Rivoluzione Francese, il castello entrò nelle proprietà pubbliche del Canton Vaud.
La visita di Chillon
Stretto intorno al suo mastio, il castello di Chillon si è andato estendendo nei secoli fino a coprire l’intera area dell’isola. La costruzione si articola attraverso quattro corti ciascuna riservata ad una funzione: la corte comune, quella riservata al castellano, quella riservata ai conti ed infine la corte dedicata al controllo ed alla difesa dell’accesso al castello dal lato della terraferma.
Certamente troverete interessante la parte residenziale del castello con le sue sale affrescate e la cappella e godrete del panorama bellissimo del lago.
Ciò che però penso vi affascinerà di più sono i sotterranei. La loro architettura a volta è forse più adatta ad una chiesa gotica e sono assolutamente scenografici.
Lord Byron e François Bonivard
Li dovette giudicare così anche Lord Byron che proprio dopo la visita al castello scrisse la poesia Il Prigioniero di Chillon dedicata a François Bonivard (1496-1570) imprigionato per sei anni proprio in quei sotterranei a causa della sua partecipazione alla lotta tra la città di Ginevra ed il duca di Savoia.