Stroncone accoglie il visitatore con una piazza dal bel colpo d’occhio ricavata da una rientranza delle mura civiche e probabilmente protetta verso l’esterno da un ulteriore giro di mura non più in sito.
Fa da piacevole contrasto la medievale Porta Principale – che immette nel borgo – con la dirimpettaia Fontana delle Tre Tazze, bianca del suo marmo e cinquecentesca.
Passando la Porta Principale si accede ad una piazza che sembra essere la corte interna di un castello con l’antico pozzo ed una cisterna di dimensioni simili alla piazza stessa. Di lì i vicoli salgono verso il borgo o scendono lungo la parte superstite delle mura più antiche giù verso Porta Nuova.
E’ una Stroncone da esplorare su e giù per i suoi vicoli a caccia di scorci e di chiaroscuri, di volte buie e di facciate di chiesa romaniche lucide di marmo bianco.
Stroncone: la storia
La prima documentazione risale al 1012 e tutto sommato rende coerente la leggenda sull’origine del suo nome. Verrebbe infatti da un Ugo o Ugone Duca di Spoleto. Da Castrum Hugonis a Castrugone per poi perdersi in Strungone e Stroncone.
Stefano Gasparri, nella sua cronologia ne I Duchi Longobardi, riconosce due Ugo Duchi di Spoleto (Ugo II ed Ugo III) regnanti tra il 1020 ed il 1043. Manca Ugo I. Potrebbe aver dunque ragione l’abate Giancolombino Fatteschi che individuava Ugo o Ugone Duca di Toscana ed anche di Spoleto intorno al 990. Se così fosse, i conti tornerebbero perfettamente.
La storia di Stroncone si muoverà nei secoli intorno ai due poli di Narni e dello Stato della Chiesa. Narni è infatti un comune particolarmente attivo in termini espansionistici tra l’XI ed il XIII secolo sia verso la Sabina che verso l’Umbria più prossima. Con il consolidarsi si un Stato della Chiesa e della sua amministrazione territoriale, Stroncone entrerà a far parte stabilmente di questo ambito amministrativo. Nel 1215 Papa Innocenzo III le riconosce lo status di comune. Dal ‘300 in poi sarà governata da rappresentanti a vario titolo (rettori, vicari, ecc.) a vario titolo del potere papale.
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