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Venezia: passeggiando a Santa Croce e San Polo

Santa Croce e San Polo sono i due sestieri di Venezia che occupano la parte interna dell’ampia ansa che il Canal Grande disegna nella città lagunare. Oltre a essere territorialmente contigui, hanno anche un’origine comune. Infatti, in quest’area – chiamata Luprio – Venezia aveva le sue saline.

Percorrere le loro calli significa perdersi in un affascinante dedalo intersecato dai rii e dai loro ponti. Quella che vi proponiamo è, dunque, una passeggiata per assaporare una Venezia (abbastanza) lontana dai grandi flussi turistici. Andremo dal piazzale della stazione fino alla formidabile chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari.

Venezia Sestiere Santa Croce fino a Rialto

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Sotoportego Ca Mariani

A rendere più semplice la passeggiata, c’è un trucco. Infatti, se partiamo da Piazzale Roma o dalla stazione, per arrivare a San Marco (a piedi) la direttrice preferita è di solito la Strada Nova fino al Ponte di Rialto. Ma è possibile arrivare a Rialto (che collega il Sestiere San Polo al Sestiere San Marco) anche per un percorso interno.

E qui sta il trucco perché, senza perdervi irrimediabilmente, potete attraversare i sestieri Santa Croce e San Polo seguendo comodamente le indicazioni per Rialto-San Marco. Nulla vieta, poi, di curiosare in giro e per riprendere nuovamente a seguire le frecce disposte qui e là.

L’avvio è quanto mai semplice. Con le spalle alla stazione, il ponte che vedete un po’ a sinistra è il Ponte degli Scalzi. Se lo superate siete nel Sestiere Santa Croce. Quello che vi trovate a sinistra è il Rio Marin.

Campo de San Zan Degolà

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Campo San Zan Degolà

Superatelo e arriverete rapidamente a Campo San Simeone Grando. Qui, l’omonima chiesa custodisce un’Ultima Cena di Jacopo Tintoretto. Da lì procedete lungo la Lista dei Bari puntando verso Ponte Bembo.

Il ponte in questione vi permetterà di superare il Rio de San Zan Degolà, cioè di San Giovanni Decollato. Ma prima di superarlo, guardate di fronte a voi il Campo de San Zan Degolà: ancora un campo veneziano metafisico.

La chiesa conserva quattro teste di santo affrescate e l’affresco dell’imperatrice Elena datai all’XI secolo.

Campo San Giacomo dell’Orio

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A questo punto, puntate verso Campo San Giacomo dell’Orio con l’omonima chiesa (conserva una pala di Lorenzo

Lotto). Lasciate Campo San Giacomo da Calle del Tintor e – passato il rio Madonna de l’Orto – siete in Sestiere San Polo.

Provate a perdervi nell’isola su cui vi trovate adesso. Anche se, persi nel dedalo delle calli, la cosa non è apparente, Venezia si compone di tante micro-isole.

Quella sulla quale vi trovate ha come centro Campo Sant’Agostin e un certo numero di scorci niente male.

Gli scorci di Venezia Sestiere San Polo

venezia sestiere san polo
Campo San Stin

Campo San Boldo affacciato sull’omonimo rio è certamente uno. Poi ci sono gli affacci da Ponte del Forner e da Ponte Bernardo.

Voi, dopo aver curiosato a piacimento, raggiungete Campo Sant’Agostin e, da lì, Campiello Sant’Agostin che affaccia su Rio Sant’Agostin

Attraversate il ponte e Calle Donà vi porterà a Campo San Stin con le sue case dai toni del rosso.

Ormai ci siamo. Guardando oltre Ponte San Stin già potete scorgere la facciata di una chiesa e, poiché la fondamenta oltre il ponte si chiama dei Frari, non c’è possibilità d’errore. Siete arrivati a Santa Maria Gloriosa dei Frari.

Santa Maria Gloriosa dei Frari

Sarebbe veramente riduttivo provare a condensare in poche righe questa straordinaria chiesa francescana. Ospita le

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Tomba di Antonio Canova

tombe di Tiziano Vecellio e Antonio Canova. L’imponente monumento funebre del doge Pesaro. Un formidabile coro ligneo con più di cento stalli che ha pochi uguali (ammesso che ne abbia). Un trittico di Giovanni Bellini che è un capo d’opera della prospettiva.

La pala Pesaro e la pala dell’Assunzione (ambedue di Tiziano) che lasciano ammutoliti. L’Altare del Crocifisso (subito a sinistra del portone d’ingresso), un po’ nascosto, è un caposaldo della scultura del ‘600.

In più – per una volta – il visitatore gode di un’illuminazione valida e di un’audioguida perfetta. Dunque, una visita come si deve.

santa maria gloriosa dei frari trittico bellini
G. Bellini Vergine con Bambino

Se vi siete incuriositi e ne volete sapere di più, avrei un consiglio banale… consultate la pagina di Wikipedia dedicata a Santa Maria Gloriosa dei Frari che è veramente esaustiva.

Anche la basilica ha un suo sito molto completo: www.basilicadeifrari.it

Gli orari di apertura di Santa Maria dei Frari sono:

  • Lunedì-Sabato:9.00 – 18.00 (ultimo ingresso 17.30)
  • Domenica e feste:13.00 – 18.00 (ultimo ingresso 17.30)

A questo punto che fare? Beh, siete a un passo dal confine con il Sestiere Dorsoduro: Campo San Pantalon è proprio lì dietro. Perché non proseguite la passeggiata leggendo l’articolo Venezia: passeggiando a Dorsoduro

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

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