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Cannaregio: un sestiere di Venezia da esplorare

Cannaregio, il più popoloso sestiere di Venezia, offre a chi lo visiti un’atmosfera meno turistica e le belle sorprese non mancano. Per questo, vale senz’altro la pena di esplorarlo.

Cannaregio è il secondo sestiere per estensione dopo Castello. Sul perché si chiami così esistono almeno due versioni. La prima che abbia preso il nome da un antico Canal Regio che univa la laguna al Canal Grande e che oggi si chiama Canale di Cannaregio. La seconda è per la presenza di estese piantagioni di canne prima dell’urbanizzazione.

Sestiere di Cannaregio: come arrivarvi

Arrivare a Cannaregio è molto semplice. Spalle alla stazione ferroviaria, il sestiere si estende alla sinistra della cannaregio Venezia Fondamenta Contarinimedesima dallo stesso lato del Canal Grande.

Quindi, facendo come se usciste dalla stazione, girate a sinistra e imboccate Rio Terà Lista di Spagna. A questo punto siete già nel sestiere ma, per addentrarvici, percorrete per intero Lista di Spagna. Arriverete a Campo San Geremia. Da qui attraversate il Canale di Cannaregio percorrendo il Ponte delle Guglie e l’avventura può iniziare.

Strada Nova

Cannaregio è attraversato dalla Strada Nova. Questa lunga arteria, si articola in realtà in diversi tronconi il primo dei quali è proprio la Lista di Spagna. In pratica, attraversa tutta Cannaregio arrivando fino al Campo Santi Apostoli. E’ un percorso che permette di attraversare Venezia velocemente e denso di alberghi ed esercizi commerciali. Per saperne di più, ci viene in soccorso Wikipedia Strada Nova.

In realtà, però, non è questa la parte di Cannaregio che ci interessa ma, piuttosto, quella settentrionale con il ghetto e le lunghe fondamente verso la laguna. Ovvero, passato il Ponte delle Guglie, addentriamoci nel sestiere puntando verso il ghetto ebraico.

Il Ghetto di Venezia

cannaregio veneziaCannaregio accoglie al suo interno il ghetto di Venezia. L’antico quartiere ebraico sorge tutto intorno al Campo di Ghetto Nuovo su una sorta di isolotto. Infatti, vi sono solo due punti di accesso proprio per consentire il controllo del transito e l’isolamento del quartiere.

Il ghetto è caratterizzato da un’altezza media dei palazzi superiore a quella normale a Venezia. Ciò proprio per la necessità di accogliere tutta la comunità ebraica in uno spazio ristretto.

Il ghetto ospita oggi il Museo Ebraico e cinque sinagoghe.

Cannaregio Venezia: le fondamente settentrionali

Con il termine fondamenta, si indica a Venezia un tratto di strada che costeggia un canale. La parte settentrionale dicannaregio venezia Cannaregio, per capirci a nord del ghetto, è solcata da tre canali paralleli tra di loro e paralleli anche alla laguna. Sono il Rio della Misericordia, il Rio della Sensa e il Rio di Sant’Alvise.

Lungo questi canali si trovano fondamente particolarmente piene di vita e certamente con una presenza di forestieri meno marcata che nei pressi dei landmark più noti della Serenissima. Proprio per questo rappresentano una bella passeggiata per godersi la loro atmosfera.

Non mancano però neanche punti di interesse per il visitatore. Vediamone alcuni.

Campo dei Mori

Sulla sponda settentrionale del rio della Sensa, corre la Fondamenta dei Mori. Qui troverete il Campo dei Mori con quattro statue trecentesche in pietra d’Istria collocate nei muri delle case.

La storia vuole che rappresentino tre fratelli e un loro servitore provenienti dalla Morea nel Peloponneso ed emigrati a Venezia. Quindi, il termine mori non connota l’origine saracena ma è un adattamento di Morea.

La casa del Tintoretto

cannaregio Venezia Campo dei Mori Casa TintorettoUna delle statue in questione è posta proprio nella casa natele di Jacopo Tintoretto (1518-1594). E’ un bel palazzetto in stile tipicamente veneziano di tre piani e un ammezzato. Una targa ricorda il grande maestro.

A questo punto, percorrete per intero Campo dei Mori in direzione della laguna e quando arriverete al successivo rio (Sant’Alvise) vi troverete di fronte Santa Maria dell’Orto.

Chiesa di Santa Maria dell’Orto

cannaregio Venezia Chiesa della Madonna dell'OrtoSanta Maria dell’Orto è importante per diversi aspetti.

Perché è un esempio di gotico veneziano (l’edifico è del 1365). Per le grandi e numerose pale di Jacopo Tintoretto, assolutamente impressionanti. Il pittore, del resto, lavorò a lungo in questa chiesa a poca distanza dalla sua bottega. Per la tomba dello stesso maestro.

Infine, per le opere di altri grandi maestri qui presenti. Tra di loro Tiziano (1488-1576), Jacopo Palma il Vecchio (1480-1528) e Jacopo Palma il Giovane (1544-1628).

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.